Quante volte hai pensato di fare dei piccoli di lavori in casa senza preoccuparti troppo delle carte? Magari hai chiuso un balcone per creare uno spazio in più, aperto una finestra o spostato una parete interna. Beh, sappi che anche questi interventi, se fatti senza i permessi giusti, possono rientrare nella categoria di abusivismo edilizio.
Non spaventarti perché con le ultime normative, molte situazioni si possono risolvere senza troppi danni. Vediamo insieme cosa fare e come si possono regolarizzare questi piccoli strappi alla regola. In fondo, può capitare un po’ a tutti id trovarsi in una situazioni in cui si trova a dove sanare una parte della propria casa.
Ecco le nuove normative
Partiamo dal principio: l’abusivismo edilizio è qualsiasi modifica fatta a un immobile senza le necessarie autorizzazioni. Non importa quanto piccolo o innocui possa sembrare l’intervento: anche una finestra nuova o una veranda improvvisata possono rientrare in questa definizione. Tuttavia, c’è una grande differenza tra abusi gravo, come costruzioni intere senza permessi, e quelli più “leggeri”, come modifiche interne o ampliamenti minimi. E sono proprio questi piccoli interventi che, grazie alle nuove normative, possono essere sanati con più facilità.
Con il Decreto Semplificazioni, regolarizzare piccoli abusi edilizio è diventato più semplice. L’introduzione della CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) ha reso possibile sanare piccoli interventi, come spostamenti di pareti o piccole modifiche estetiche, senza procedure infinite. Questa semplificazione è una manna dal cielo per chi ha fatto dei lavori senza accorgersi di aver bisogno di permessi.
Quali interventi si possono sanare?
Ma attenzione: non tutto può essere sanato, quindi è sempre meglio fare chiarezza prima di agire. La domanda che tutti si fanno è: ma se ho fatto questo lavoro, possono metterlo in regola? La risposta dipende proprio dal tipo di intervento che si va a svolgere. Ecco alcuni casi, che sono tra quelli più comuni, in cui è possibile sanare.
- Modifiche interne: spostare una parete per creare una stanza in più o un ripostiglio, purché non si tocchino le strutture portanti.
- Piccoli ampliamenti: se non superano il 20% della superficie originaria e rispettano le norme comunali.
- Aperture di finestre o modifiche alla facciata: spesso sanabili previa verifica dei regolamenti edilizi e condominiali.
- Verande e chiusura balconi: se la modifica è contenuta e rispetta l’estetica dell’edificio.
- Cambi di destinazione d’uso: come trasformare una cantina in una stanza abitabile, a patto che rispetti i requisiti igienico-sanitari.
Se hai il dubbio che qualche intervento fatto in casa non sia in regola, niente panico: puoi risolvere la situazione seguendo questi semplici passaggi. La prima mossa è contattare un tecnico esperto, come un geometra o un architetto, che verificherà la situazione e ti guiderà nel processo. Il percorso prevede la CILA, pagamento della sanzione e ottenere un certificato di conformità.
Se hai già fatto qualche lavoro, la cosa migliore e agire subito per sanare eventuali irregolarità. ma, se stai pensando di fare nuovi interventi, affidati sempre a un tecnico del settore per avere le idee chiare prima di iniziare. Le normative oggi sono più semplici rispetto al passato e con la giusta guida potrai sistemare ogni cosa senza troppe complicazioni.